Due giorni fa, il quotidiano inglese Guardian ha pubblicato un articolo sulle molestie sessuali ai danni delle donne nel Regno Unito. Da quanto riportato emerge che, se le ragazze italiane piangono, quelle inglesi certo non ridono.
Un sondaggio realizzato da UN Women UK, la sezione britannica dell’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di parità di genere e questione femminile nel mondo (l’abbiamo incontrata nel Prontuario per un uso consapevole della Giornata internazionale della donna), rivela infatti dati poco incoraggianti: l’80% delle +1.000 donne intervistate dichiara di avere subito molestie a sfondo sessuale, e la percentuale sale al 97% nella fascia d’età fra i 18 e i 24 anni.
In caso aveste difficoltà coi numeri – come me – rendiamo il concetto più comprensibile: 97% vuol dire 97 su 100, ovvero praticamente TUTTE.
Le ragazze sopra i 18 e sotto i 25 anni sentono di essere “costantemente costrette a modificare il loro comportamento per evitare oggettivizzazioni e attacchi”, mentre le donne più grandi “sono seriamente preoccupate per la propria sicurezza ogni volta che escono di casa col buio – d’inverno anche durante il giorno”.
Il sondaggio segnala inoltre la quasi totale perdita di fiducia nelle autorità: il 96% delle partecipanti non ha mai denunciato le molestie subite, e il 45% di loro ritiene che “non cambierebbe niente” anche se lo facesse.
E non stiamo parlando solo di molestie “leggere” come catcalling 1 o battute allusive sul posto di lavoro, ma di donne che sono state palpeggiate, seguite per strada o forzate a un qualche tipo di attività sessuale.
Forse le donne inglesi non si rendono conto che si tratta di molestie? Secondo Laura Bates, fondatrice del progetto Everyday Sexism, non è così: ne sono ben consapevoli, ma non hanno alcuna fede in un sistema “completamente marcio”.
Prova ne sia che, prosegue sempre Bates, “se in UK parli di fischi o molestie subiti per strada, facilmente ti trovi sulla prima pagina di qualche tabloid bollata come ‘nazifemminista’ e accusata di esagerare”. Ovvio che le giovani donne dubitino di venire prese sul serio se denunceranno.
Femmine italiane fra i 10 e i 100 anni, vi ricorda niente?
Potete leggere l’articolo di Alexandra Topping (in inglese) sul sito del Guardian.